La calandratura, o raddrizzare i nastri di tranciatura per poter effettuare la lavorazione della lamiera
Spesso la lamiera viene fornita sotto forma di coils o di strisce bandellate, le quali si devono raddrizzare e tranciare prima di iniziare la lavorazione grazie alla calandratura.
Anzitutto bisogna considerare cosa vuol dire raddrizzatura; si tratta di un’operazione che va a correggere la memoria di forma del coils, ovvero i nastri di lamiera avvolti come in una bobina, oppure la schiena d’asino centrale del nastro.
Come si effettua la calandratura?
Per eseguire questa operazione serve la calandra raddrizza nastro; questo macchinario ha due file di cilindri che si oppongono tra loro, uno inferiore e l’altro superiore. I cilindri, come dei rulli, fanno pressione sulla lamiera, raddrizzandola. Sebbene la calandra sia necessaria, da sola non può garantire una lavorazione professionale della lamiera da sola. Serve infatti che l’addetto che effettua questa lavorazione sia correttamente preparato, e che tutti i componenti dell’impianto produttivo siano veloci, effettuino la giusta pressione e che i rulli non siano usurati.
Perché è un processo fondamentale?
Sembra abbastanza chiaro che la calandratura è un processo necessario per lavorare bene la lamiera, e questo perché, se la calandra non lavora bene, si può incorrere in numerosi inconvenienti durante la lavorazione, i quali causano inefficienze se non la totale impossibilità di effettuare lavorazioni come la tranciatura, con spreco quindi della materia prima. Le inefficienze sono infatti il primo costo per ogni azienda, approfondisci qui i costi di un fermo macchina e quanto impattano sull’intera produzione!